Innovare insieme: KLM ispeziona i velivoli con i droni connessi
L’ispezione dei velivoli è importante, ma richiede anche molto tempo. KLM ha iniziato a ricorrere ai droni per rilevare più rapidamente eventuali danni. La compagnia aerea sta collaborando con Mainblades e KPN a questo progetto innovativo. “In futuro, ogni velivolo potrebbe avere il proprio drone”, afferma Bas de Glopper, Innovation Manager per KLM Engineering & Maintenance.
Mainblades fornisce software e tecnologia per le ispezioni visive dei velivoli tramite droni automatizzati. KPN provvede alla connettività. Tra le altre cose, KLM si avvale di questi droni per verificare la presenza di eventuali danni da maltempo a carico dei velivoli collocati negli hangar. “Un velivolo deve essere sempre ispezionato dopo essere stato colpito da un fulmine”, spiega De Glopper. “Questi danni possono essere grandi quanto una pallina da tennis, ma anche piccoli come una capocchia di spillo. Cercare un danno a occhio nudo, ad esempio da una piattaforma aerea, richiede molto tempo. Una sola ispezione richiede quattro persone e 6-8 ore di tempo.”
KLM è sempre alla ricerca di soluzioni per organizzare la manutenzione in maniera più efficiente. “Insieme a Mainblades, abbiamo sviluppato un sistema automatizzato tramite drone che funziona con ogni tipo di velivolo”, afferma l’Innovation Manager. Le ispezioni effettuate in seguito a un temporale rappresentano la prima applicazione concreta. “Il drone sorvola in autonomia il velivolo, scattando fotografie e mostrandole su un iPad. Successivamente, un sistema di intelligenza artificiale avvia la ricerca di eventuali danni. In questo modo possiamo ridurre i tempi di ispezione a 1-2 ore”.
Come funziona questo sistema?
I danni vengono individuati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. “Ingegneri esperti di KLM analizzano le foto scattate dal drone e i suggerimenti inviati dal software di Machine Learning, mentre noi utilizziamo il nostro speciale software per inviare i risultati all’algoritmo”, afferma Michael Sprehe, Business Development Manager di Mainblades. “L’algoritmo utilizza questo input per imparare a riconoscere l’aspetto dei vari danni. Le analisi supportano il personale nel processo decisionale”.
Il sistema tramite drone non consente solo ispezioni più rapide, ma migliora anche la qualità dei dati. “Il drone compie sempre lo stesso percorso, scattando fotografie delle stesse parti del velivolo”, secondo De Glopper. “I dati sono quindi più costanti rispetto a quelli forniti da fotografie scattate manualmente da una piattaforma aerea. Inoltre, in questo modo diventa più facile confrontare le fotografie scattate nelle diverse ispezioni. Tutti i dati confluiscono nella piattaforma di Mainblades e sono facilmente accessibili a chiunque con i dovuti diritti utente”.
Smart e a prova di intemperie
I droni sono dotati di una tecnologia in grado di riconoscere ed evitare automaticamente gli oggetti. “Il sistema si rivela quindi l’ideale per ambienti operativi come gli hangar”, spiega Sprehe. KLM, col tempo, vorrebbe utilizzare i droni anche all’aperto. “I nostri droni sono a prova di intemperie. Al momento il velivolo viene ancora trainato in un hangar a Schiphol-East per le ispezioni visive, ma ben presto questa operazione non sarà più necessaria”.
KPN si occupa della connettività dei droni che vengono utilizzati in tutto il mondo. Sprehe: “I dati criptati sulle ispezioni vengono conservati in server europei e devono essere immediatamente resi disponibili nel cloud, anche per i dipendenti in ufficio. Tutto questo richiede una connettività rapida e affidabile. Esigenza cruciale anche per Mainblades. I nostri sviluppatori devono poter accedere da remoto a tutti i droni, ad esempio per risolvere eventuali problemi tecnici. Le SIM card di KPN semplificano questa operazione in tutti i Paesi in cui operiamo e che supportano il 5G, in modo da essere pronti per il futuro”.
Un’infinità di applicazioni
L’ispezione in caso di temporale è solo una delle tante applicazioni che KLM sta valutando. De Glopper: “Sulle ali di un velivolo si possono riscontrare danni alla verniciatura, dal momento che la vernice non aderisce bene al materiale composito. Questo tipo di danni deve poter essere monitorato in qualsiasi momento, ma questa operazione è possibile solo in caso di registrazioni di alta qualità effettuate in tempi rapidi. Ecco perché, al momento, stiamo testando l’uso di droni per ispezionare le ali del Boeing 787”.
Un drone può essere di aiuto anche per diversi altri tipi di controllo. “Con un drone è possibile ispezionare facilmente ogni genere di adesivo applicato su un velivolo. Abbiamo notato che il personale addetto alla manutenzione si sta rendendo conto dei vantaggi. Quando Mainblades è al lavoro con un drone nell’hangar, spesso arrivano delle richieste. “Devo verificare l’antenna WiFi del velivolo, puoi fare una foto con il drone?” A quel punto non c’è più bisogno di una piattaforma aerea o di salire sul velivolo”.
La forza di un ecosistema
C’è un motivo per cui KLM collabora con partner per l’innovazione come Mainblades e KPN. “Possiamo sfruttare l’enorme potenziale dei droni solo se uniamo le nostre forze con quelle degli specialisti. Vantiamo molte conoscenze sulla manutenzione dei velivoli, ma ci avvaliamo di partner per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale e per la creazione delle reti. Questo ecosistema è molto prezioso per KLM. Ogni giorno impariamo da queste aziende e loro imparano da noi. Insieme, stiamo accelerando l’innovazione”.
De Glopper prevede che l’ispezione tramite droni diventerà la norma. “Nell’aviazione tutto ruota attorno alla disponibilità della flotta. Con i droni, questa disponibilità può aumentare grazie alla rapidità delle ispezioni. Più la manutenzione è efficiente, più passeggeri potremo trasportare. Immagino un futuro in cui i velivoli verranno ispezionati in toto da un drone direttamente al gate. Digitalizzazione, automazione e dati diventano sempre più importanti, anche nel nostro settore. Ecco perché vediamo un grande potenziale per questa tecnologia che aiuterà i tecnici nel loro lavoro quotidiano. E, magari, ogni velivolo dovrebbe avere un proprio drone ad accompagnarlo durante il viaggio”.
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